NINO D’ANGELO, cantante e attore, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”. Questo quanto raccolto da ForzaNapoli.net: “Sono chiuso in casa, come tutti quanti e come tutti dobbiamo stare se vogliamo vincere questa guerra.
Le pastiere? Calma, vedrete presto i risultati, anche con i casatielli, in fondo, se dobbiamo restare a casa è anche giusto rilassarsi e ingannare il tempo coltivando le nostre belle tradizioni culinarie.
Voglio dire alle persone che non rispettano le regole: ma possiamo mai buttare tutti i sacrifici fatti per uno sfizio? Tanta gente risponde che è facile parlare, forse hanno anche ragione, per questo dico che chi deve prendere decisioni, deve pensare soprattutto a queste persone che, spesso, non hanno nemmeno possibilità di mangiare.
Il ‘Ragazzo della Curva B’ non è la canzone dello stadio, è la canzone del tifoso, anche di chi non va allo stadio, è inutile dire e ripetere quante persone ancora mi scrivono e mi dicono che ogni volta che cantano questa canzone si emozionano, in fondo, nel film, impersonavo il vero spirito del tifoso napoletano.
Ultras? Non discuto il film, anzi, ma non mi ritrovo nel messaggio che lancia, non vedo molta corrispondenza con la realtà, almeno i tifosi del Napoli che conosco io non sono nemmeno lontani parenti di quelli presentati in questo film.
Stimo molto Gattuso come uomo e come allenatore, dice sempre quello che pensa, è leale, sembra duro ma non lo è, è una persona molto seria e questo conta più di tutto. Poi da quando allena il Napoli, la squadra ha superato il momento difficilissimo di crisi e peccato per lo stop, per questo penso che debba essere confermato e sono sicuro che saprà farsi apprezzare sempre di più.
Non mi priverei mai di Mertens, ha dimostrato di essere un grande, oltre al fatto che a me piacciono proprio i giocatori come il belga. Insigne è forte, è il capitano ed è napoletano, si prende tutte le responsabilità e lo fatto con grande coraggio quando è arrivato Gattuso, non si può mettere in discussione, sarebbe una pazzia, è un punto di riferimento.
Koulibaly? Sì ‘a vita mia (e comincia a cantare, ndr)… Kalidou deve rimanere a Napoli, non c’è niente da aggiungere, nonostante quest’anno non sia stato all’altezza della sua fama, ma la Coppa d’Africa è una competizione che stravolge tutta la stagione di chi la gioca, quindi non sono per niente preoccupato e deluso.
In questo momento non dobbiamo mollare un centimetro, la vita viene prima di tutto, poi dopo faremo un bilancio e vedremo se qualcuno ha sbagliato, ma ora dobbiamo remare tutti insieme verso la stessa direzione”.
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