Avanza l’ipotesi di un campionato al centro-sud. De Magistris: “Sarebbe bello”

La ripresa del campionato al centro-sud sta guadagnando maggiore concretezza col passare dei giorni. Per limitare gli spostamenti e concentrare le squadre in zone geografiche in cui c’è meno probabilità di contagio, la soluzione di giocare le partite negli stadi del mezzogiorno d’Italia sembra allettare la fantasia e le idee di molti. Si giocherebbe – ovviamente – in stadi vuoti. E c’è l’incognita caldo. Le partite sarebbero disputate di sera, in considerazione delle temperature elevate estive. Anche perché, attualmente, gli scenari più ottimistici parlano di una ripresa a metà giugno.

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport concentra la possibile ripresa su tre grandi città: Napoli, Bari e Palermo. Ma considerata la mole di partite, andrebbero sicuramente coinvolti altri impianti con le caratteristiche idonee alla Serie A come quello di Lecce, di Reggio Calabria e, forse, quello di Salerno – Serie C e Serie B permettendo.

Ne hanno parlato alla rosea i due sindaci di Napoli e Palermo, De Magistris e Orlando. Di seguito le loro parole.
De Magistris: “Bisogna seguire la linea dei contagi e vedere queste due settimane. Chiaro che al Sud il contagio è meno diffuso e si può accelerare. Sport, cultura e bellezza sono asset importanti per la ripresa e l’ immagine del paese. Penso ancora a quel Napoli-Barcellona che mi sono goduto al San Paolo a fine febbraio. Io ipotizzerei per il calcio una ripartenza con l’ estate, il 21 giugno. Sarebbe un torneo, quasi un campionato, a parte, ma si concluderebbe e Napoli è pronta“.
Orlando: “La cosa suscita emozioni contrastanti. Da parte della città di Palermo massima disponibilità, la società che oggi gestisce lo stadio sarebbe felice. L’ idea, in attesa che torni in alto il Palermo, è accattivante, ma gli stadi vuoti ci portano a emozioni negative come quelle che stiamo vivendo col Covid”.