Calcio Napoli – Stringono i tempi per l’ingaggio di Osimhen da parte del Napoli. Ieri doveva esserci una riunione tra il giocatore e i suoi agenti per parlare del futuro del ragazzo. Niente è trapelato nonostante l’agente-cognato del giocatore, Viktor Oloko, avesse dichiarato che l’incontro era potenzialmente decisivo.
Il giocatore non ha infatti sciolto le proprie riserve su un eventuale trasferimento in maglia azzurra. Oggi le radio partenopee raccontano che l’entourage del giocatore sta cercando di fargli capire che Napoli sia la scelta migliore, ma l’attaccante nigeriano non si è ancora deciso a dire di si. Per altro i rumors dicono che sia ormai tutto fatto anche col Lille, proprietario del cartellino del giocatore, che avrebbe accettato un’offerta tra i 60 e i 70 milioni di Euro. Si tinge quindi di giallo, e sale l’attesa in queste ore.
Nel frattempo circolano le parole di una lunga intervista ad Osimhen realizzata nel mese di maggio e pubblicata qualche tempo fa. In questa intervista, rilasciata via Podcast a The out of Home, Osimhen si racconta a tutto tondo. Proponiamo qui una sintesi delle sue parole.
“Sono nato e cresciuto a Lagos, ho perso mia madre quand’ero piccolo e poco dopo mio padre perse il lavoro. A quel punto abbiamo cominciato a vendere acqua per strada, ma avevo i miei sogni. Avevamo problemi a mangiare, ma ero fiducioso e sapevo che qualcosa sarebbe cambiato. Tanti ragazzi hanno del talento e lasciano il calcio per lavorare, io ho invece ho messo da parte la scuola per cullare il sogno di diventare un calciatore.
Al Wolfsburg fui scelto da Hecking e avrei giocato di più se fosse rimasto lui. Sapevo che quella era la destinazione migliore perché credevano in me, ma anche che avrei giocato poco perché c’erano Origi, Mario Gomez e Dimata. Poi mi chiamò lo Charleroi e non lo dimenticherò mai, ero felicissimo dopo i rifiuti di Zulte Waregem e Bruges. Quando finii la stagione con 20 gol a referto, valutai l’opzione Lille con il mio agente. Giocavano in Champions League ed erano una buona squadra, fu difficile muovermi, ma mi convinsi.
Tra le aspirazioni che ho per la mia carriera c’è quella di giocare in uno dei più importanti club del mondo, vincere la Champions League, vincere qualcosa con la Nigeria. Voglio vincere, spero che non sia un sogno troppo grande. Provo a rubare qualche movimento a Drogba, anche se per il giocatore che sono non gli somiglio. Mi piace dormire, mangiare, la moda e la musica. Ma anche occuparmi di alcuni business con i miei fratelli. Mi piace anche ascoltare musica. Dopo il Mondiale U17 mi cercavano Barcellona, Juventus, Arsenal e Inter, ma io volevo crescere e diventare un buon attaccante“.
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