A Radio Kiss Kiss Napoli sono arrivate le prime parole del Presidente azzurro Aurelio De Laurentiis relative al primo giorno di ritiro prestagionale della squadra, che è arrivata nella sede di Castel Di Sangro. Il patron si è espresso su varie questioni:
“Ringrazio il sindaco Caruso e il presidente della regione Abruzzo Marsilio, mi hanno lasciato senza parole per organizzazione e strutture, è un luogo perfetto per preparare una stagione calcistica. Domani ci sarà la presentazione ufficiale alle ore 15, abbiamo già organizzato diversi negozi del Napoli e il 27 verranno presentate le nuove divise, e a tal proposito ho seguito le varie lamentele, che possono essere giuste anche se voglio far notare che la scelta del rosso non è un assist allo sponsor ma frutto di una scelta condivisa con Kappa per bilanciare meglio i colori anche con l’altro sponsor (Kimbo, ndr)”.
“Auspico un ritorno dei tifosi sugli spalti, parleremo con Gravina quando sarà il momento, anche se il tutto non è stato gestito bene a livello nazionale, io non avrei fatto entrare alcuno straniero e precluso l’uscita degli italiani. Stiamo a lamentarci quando andiamo a str********e a Dubai, ma ci dimentichiamo di casa nostra”. Si cerca il colpevole ed adesso sono tutti a puntare il dito su Ceferin come se fosse l’amministratore delle leghe nazionali: i tifosi sono per i campionato nazionali, con gli stadi chiusi ti fai autogol, e si possono offendere i tifosi, scelta che può pagare al voto”.
“Su Osimhen chiedo di supportarlo e non sopportarlo, non gioca da 7 mesi e bisogna dargli tempo e spazio necessario per adattarsi. Vedo che Gazzetta e Corriere che scrivono di 47 milioni ma non capisco da dove escano fuori queste cifre, potrei cominciare a pubblicare i contratti. Gattuso non fa sconti a nessuno e di questo lo ringrazio, bisogna dare tutto per dimostrare spirito di appartenenza”.
“Sui diritti televisivi è opportuno una riflessione, bisogna dotare i club medio-piccoli di una disponibilità economica non troppo dissimile da quelli di alta fascia altrimenti i campionati sono squilibrati. Personalmente inserirei un obbligo legato al mercato, ad esempio il 65% degli introiti debba essere speso in fase di mercato”.