CalcioNapoli24 ha intervistato oggi in esclusiva Luigi Iovino, deputato del Movimento 5 Stelle che è tra i promotori dell’interrogazione parlamentare che ha per oggetto la mancata disputa di Juventus-Napoli della settimana scorsa. La partita, com’è noto, non si è giocata per il divieto di spostamenti imposto dalla ASL della Regione Campania alla squadra azzurra. La questione sta alzando un polverone che non si è ancora diradato né dal punto di vista sportivo, dato che è stata rinviata la decisione del giudice sportivo, né dal punto di vista politico.
CalcioNapoli24 – Ecco perché Juve-Napoli è finita in Parlamento. Iovino: “Servono chiarimenti”
Nell’intervista rilasciata a ‘CalcioNapoli24 Live’, trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV, Luigi Iovino ha spiegato le motivazioni per cui la mancata disputa di Juventus-Napoli sarà oggetto di interrogazione parlamentare. Di seguito una sintesi delle sue parole elaborata qui per i nostri lettori.
“Quello che è successo mi ha fatto riflettere, il calcio è lo sport preminente in Italia ed è una questione sociale più che politica. Ho ritenuto doveroso fare una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute per chiedere chiarimenti su alcuni aspetti: non ho potuto accettare la possibilità che non si metta la salute prima di tutte le altre cose. La salute viene prima di tutto, dovrebbe accettarlo la Lega Calcio, e faremo in modo che lo Stato abbia una preminenza in questo tipo di diritti. La Lega Calcio ha una grande responsabilità ma non si può accettare che ci sia un organismo sovraordinato rispetto alle ASL e alla salute dei cittadini e dei calciatori. I protocolli sanitari stabiliscono che il Napoli non doveva partecipare alla partita, la risposta della Juventus non è stata un esempio etico per l’Italia.
Stanno sbagliando tutti, e passa un messaggio sbagliato. Credo si debba rivedere la posizione da parte di chi voleva vincere a tavolino: la richiesta al Ministro è capire se la delibera del 18 giugno non abbia avuto delle dimensioni più basse rispetto all’ordinamento giuridico e a ciò che è avvenuto. Quindi c’è da capire se Lega Calcio e ASL possano andare avanti in questo modo: io credo che l’ASL debba avere preminenza, vedere un ente sportivo ed una squadra che agisce diversamente dalle richieste dell’ASL è abbastanza sconcertante. Mi auspico che modifiche migliorino il protocollo, ma non mi è piaciuta la direzione presa dall’ente sportivo. C’è da tornare al rispetto rigoroso dei protocolli, a partire dalla bolla nei centri sportivi in caso di positivi. Se non si agisce con buon senso, si finisce per fare un danno alla comunità . Ci dovrà essere in maniera imprescindibile la possibilità per l’ASL di intervenire in questioni di salute. Credo sia doveroso che il calcio debba continuare seguendo i protocolli sanitari, non è possibile pensare che qualcuno sottoposto a isolamento fiduciario possa violarlo: si mette in discussione la salute dei cittadini con i quali si verrebbe a contatto. Faccio appello al buonsenso dei calciatori e dei dirigenti, pensiamo alla salute e cerchiamo di dare dei messaggi diversiâ€.