NapoliMagazine apre oggi il proprio portale con un editoriale a firma del direttore Antonio Petrazzuolo che spiega come, dal proprio punto di vista, il Napoli abbia mostrato la via per salvare il campionato prevenendo possibili contagi non partendo per la gara contro la Juventus. Si tratta ovviamente di una estensione del fatto che sia stata l’ASL a impedire la trasferta, ma la mancata proliferazione dei positivi nel gruppo azzurro dopo le quarantene di Zielinski ed Elmas può essere preso ad esempio. Proponiamo di seguito una sintesidell’editoriale comparso oggi su www.napolimagazine.com
NapoliMagazine – Prevenire salva il campionato: il Napoli mostra la via
“Risultati alla mano, bisogna fare i complimenti al Napoli per come ha gestito finora la situazione dal pre al post Juventus-Napoli. Sono stati limitati i danni al minimo e durante la scorsa settimana i tamponi dall’esito negativo ne hanno confermato la saggezza in tema di gestione e prevenzione. Siccome non è stato trovato l’antidoto assoluto al covid, la cautela non è mai troppa. La ASL di Napoli ha semplicemente svolto il proprio lavoro, assicurando la tutela della salute dei cittadini. La bolla ha funzionato. In NBA per assicurare il regolare svolgimento del torneo ne hanno fatto ampio uso. Di sicuro è una soluzione drastica che tiene lontani i giocatori dai propri familiari, aspetto non molto gradito ai protagonisti del campo, ma se è il percorso che garantisce maggiori certezze bisogna pensarci seriamente.
Se diamo un’occhiata alle ultime notizie, possiamo notare come nel Genoa i positivi siano fermi a quota 14 (pur essendo negativi Marchetti, Perin e Radovanovic), mentre se pensiamo alle milanesi ne troviamo 6 tra i nerazzurri (Radu, Skriniar, Gagliardini, Bastoni, Nainggolan e Young) e 2 nel Milan (Duarte e Gabbia). Trattandosi di calciatori importanti, in questi casi la bolla ad oltranza sembra essere l’unica soluzione per risolvere la questione.
Intanto il Napoli si prepara alla sfida con l’Atalanta, un bel test per lanciare un segnale alle anti Juve. E dopo aver visto Polonia-Italia, con il separato in casa Milik che si è dimenato anche in difesa negli ultimi 20 minuti, mi piace focalizzarmi sui 10mila spettatori presenti e distanziati a Danzica. Direbbe Giobbe Covatta: “Basta poco, che ce vo?”.