Mertens presenta Napoli-AZ Alkmaar: “Il gioco in attacco è cambiato. Serve stare svegli in campo”

Dries Mertens ha presentato Napoli-AZ Alkmaar nella conferenza stampa prepartita del debutto degli azzurri in Europa League. Di seguito le sue parole raccolte qui per i nostri lettori.

Mertens presenta Napoli-AZ Alkmaar: “Il gioco in attacco è cambiato. Serve stare svegli in campo”

“È stato brutto restare qua per una settimana. Quando non posso uscire sono triste, non poter andare in nazionale è stato brutto. Penso che dobbiamo accettare questo momento e conviverci. Bisogna restare positivi, guardare le cose positive che ci succedono: abbiamo lavorato bene e ci siamo allenati bene. Spero di arrivare in fondo all’Europa League, dobbiamo seguire l’esempio dell’Inter, il percorso è lungo. Non è facile iniziare l’Europa League e arrivare alla fine, sarà una cosa importante per la squadra. Abbiamo un grande gruppo con tanti giocatori che hanno fame di giocare. Queste sono le partite in cui dobbiamo fare bene. Squadra più completa? Non dobbiamo dimenticare che abbiamo perso giocatori, ne abbiamo presi altri certo, ma ne abbiamo anche persi. Penso che più tempo passiamo assieme e più cresciamo. Gli allenamenti sono importanti, stiamo lavorando bene e cresciamo di giorno in giorno.

Il gioco che facciamo con Osimhen in campo è cambiato tanto, ci permette di avere profondità, lo abbiamo visto con l’Atalanta: i tre davanti portavano la difesa lontana da me e io ho potuto giocare più palloni. Non c’è solo lui però, ci sono anche altri giocatori. Servono tante motivazioni contro l’AZ, perché non è facile. Si vede che stiamo ancora cercando di capire come fare al meglio il nuovo modulo, ma arriveranno momenti difficili in cui avremo ancora bisogno di capirlo meglio. L’AZ ha giocatori fortissimi, giovani ma con un grande sicuro. Se non siamo svegli possiamo prendere tanti goal. 

Un cambiamento del nostro gioco rispetto al passato è che quando c’è un cross o un tiro, abbiamo più giocatori in area di rigore. Quando giocavo come prima punta, non andavo nello spazio, venivo a giocare e a palleggiare. Quello è il mio gioco e con i giocatori che mi portano via la difesa, trovo sempre più spazio tra le linee”.