Francesco Sinatti, preparatore atletico, nello staff di Sarri ai tempi del Napoli, è stato intervistato in diretta oggi a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo. L’intervista è stata incentrata sulle difficoltà di pensare ad un piano di allenamenti da ritiro con le limitazioni che saranno imposte (distanziamento, isolamento). Queste le sue parole sintetizzate dalla redazione di ForzaNapoli.NET per i propri lettori.

“Ripresa degli allenamenti? Bisogna certamente dar conto all’evolversi del virus, ma partire a piccoli gruppi ed evitare i contatti si può. È d’obbligo avere dei punti di ritiro all’interno di ogni club per far sì che un giocatore non torni mai a casa ed abbia a che fare con la comunità. Un preparatore atletico si trova oggi in un mondo nuovo, una cosa mai capitata a nessuno, è di fronte ad una situazione nuova. Credo che le cose da fare le capiremo quando ci ritroveremo, vedremo chi abbiamo di fronte e solo attraverso valutazioni accurate si capisce che preparazione hanno e come procedere.

Chi fa sport, attività fisica, è sicuramente pronto rispetto ad una persona sedentaria a reagire alle difficoltà. Chi ha più forze, intuito e capacità di adattamento nei prossimi mesi avrà risultati più concreti. Giocare ogni tre giorni con grossi tassi di umidità, porterà un dispendio di energie superiori, quindi chi ha una rosa più larga sarà avvantaggiato. I medici sportivi e tutto lo staff inerente si riuniranno e cercheranno le soluzioni migliori, attraverso strategie di recupero come un’alimentazione corretta.

Che tipo di lavoro fare? Dipende anche da quanto tempo intercorre dal primo allenamento alla prima partita di campionato. Il contatto con la palla deve essere imminente, ma questo non preoccupa. Il tutto deve essere valutato a livello d’intensità. Il problema principale è che l’atleta non ha avuto contatto con il terreno, quindi gli appoggi possono risultare una mancanza”.

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