Nodo contratti: che succede se si gioca dopo il 30 giugno?

Il mondo del calcio si riscopre precario di fronte all’emergenza sanitaria per i contagi da coronavirus. Ci sono tantissimi problemi da affrontare in queste ore – irrisori se si pensa all’impegno dei malati e al dolore delle persone che in questi giorni stanno perdendo i propri cari – ma che stanno venendo vagliati dalle istituzioni calcistiche per risolvere nel modo più agile i contrattempi dovuti allo stop – sacrosanto – delle competizioni.

Oltre al problema dei calendari delle competizioni nazionali ed europee, che nelle prossime ore dovrebbe vedere il rinvio ufficiale di Euro 2020, c’è quello legato ai contratti dei giocatori in scadenza. Questi, di fatti, sono vincolati alle società di appartenenza in genere fino al 30 giugno della stagione di riferimento. Tale è, ad esempio, il vincolo di José Callejon col Napoli. E lo stesso vale per Dries Mertens, anche se per lui si è già parlato di passi avanti per un rinnovo.

La situazione attuale, però, deve necessariamente portare a misure straordinarie anche per la gestione di queste situazioni. È oggettivamente difficile definire un rinnovo in queste condizioni. Ma al di là delle prossime stagioni, il problema pratico è molto più immediato. Si profila, tra le ipotesi, quella di uno sconfinamento delle competizioni oltre il prossimo 30 giugno. E che si farà coi giocatori in scadenza di contratto?

La situazione è molto delicata perché insieme ai contratti scadono anche assicurazioni e affini legate al rapporto lavorativo. Il termine del 30 giugno potrebbe essere proprio la discriminante tra un campionato finito con la ripresa dei calendari dalla loro sospensione e un congelamento della classifica con conseguenti playoff per ognuna delle posizioni che mettono in palio le competizioni UEFA del prossimo anno. Alcuni osservatori parlano anche della possibilità di un prolungamento degli attuali contratti in deroga fino al 15 Luglio. A quel punto ci sarebbe poi da sciogliere il nodo ferie in vista della prossima stagione, il cui inizio probabilmente andrà slittato almeno di un paio di settimane.