Le pesche sciroppate fanno bene come spuntino? Risponde il nutrizionista

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La pesca è un frutto tipicamente estivo dal colore giallo-arancio. Esso apporta molti benefici al nostro organismo e può essere mangiato sia crudo sia cotto. Tuttavia, la pesca viene utilizzata anche per preparare confetture e marmellate oppure viene sciroppata. La pesca fresca ha un indice glicemico molto basso ed è spesso consigliata nelle diete dimagranti mentre quando viene sciroppata l’indice glicemico sale leggermente e ciò la rende più calorica. Proprio per tale motivo ci si chiede spesso se le pesche sciroppate facciano bene come spuntino oppure no. A tal proposito hanno risposto i nutrizionisti e nei prossimi paragrafi illustreremo la risposta data.

Le proprietà nutritive delle pesche

Le pesche sono ricche di:

  • acqua,
  • fibra,
  • proteine,
  • vitamine.

Le vitamine più presenti sono la vitamina A e la vitamina C e l’acido folico. Buono l’apporto di minerali, in particolare il potassio che è importante per il sistema nervoso. L’apporto energetico deriva dal saccarosio e ciò rende questo frutto a basso livello glicemico. Le fibre presenti aiutano la motilità intestinale proteggendo quest’organo da diverse patologie come stipsi, diverticolite e diverticolosi, infiammazioni delle emorroidi, ragadi anali ecc. Le pesche proprio grazie alle sue caratteristiche nutritiva è perfetta come fine pasto oppure come spuntino di metà mattina o merenda. Tuttavia, le cose cambiano un po’ quando quest’ultime vengono sciroppate.

Le pesche sciroppate fanno bene come spuntino se non si hanno problemi

Le pesche quando vengono sciroppate perdono parte delle vitamine e delle fibre che contengono. Inoltre, il livello glicemico aumenta sensibilmente a causa degli zuccheri utilizzati per lo sciroppo. Ciò significa che le pesche sciroppate sono molto più caloriche rispetto a quelle fresche, ma come dicono gli esperti nutrizionisti vanno comunque bene per lo spuntino a patto però di non soffrire di patologie come obesità, iperglicemia o diabete mellito di tipo 2. In questo caso, sarebbe più opportuno optare per la pesca fresca e non quella sciroppata. Nel caso in cui non si soffra di nessuna patologia in particolare, si può tranquillamente fare uno spuntino con le pesche sciroppate.

Come preparare le pesche sciroppate in casa

Le pesche sciroppate le acquistiamo solitamente al supermercato dove è possibile trovarle tutto l’anno nonostante la pesca sia un frutto tipicamente estivo. Tuttavia, possiamo ottenere lo stesso risultato preparando a casa le pesche sciroppate stando attenti a sterilizzare bene i vasetti in cui metteremo le pesche. Per prima cosa bisognerà lavare ed asciugare bene i vasetti e successivamente bollirli in una casseruola piuttosto ampia.

Fatto questo passaggio, bisognerà lavare, sbucciare e tagliare le pesche per poi sbollentarle per pochi secondi. Una volta fatto ciò, bisognerà preparare lo sciroppo con zucchero ed acqua in un pentolino. Una volta che lo sciroppo sarà pronto, dovremmo mettere le pesche nei vasetti e coprirle completamente con lo sciroppo. In seguito, bisognerà mettere i coperchi sui vasi senza chiuderli e portare il tutto ad ebollizione. Al termine di questo passaggio, chiudere bene i coperchi e conservarli in un luogo fresco.

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