Il Napoli riprende oggi gli allenamenti. Di nuovo non sapendo se giocherà o meno la prossima partita, attualmente prevista venerdì prossimo contro l’Hellas Verona al Bentegodi. L’emergenza causata dai contagi da coronavirus sta gettando nell’incertezza anche i vertici preposti alle decisioni sul calcio e sui campionati. Ieri la partita Parma-SPAL è stata prima fermata a un minuto dall’inizio della disputa a porte chiuse per “decisioni” che non sono state poi prese. La gara, riprogrammata per le 13.45, si è poi regolarmente svolta a porte chiuse. Così come il resto del turno da recuperare. Si attende la disputa oggi di Sassuolo-Brescia per chiudere il conto della 26° giornata di Serie A.
Nel frattempo, però, le pressioni delle componenti si fanno sempre più forti. L’Associazione Italiana Calciatori, attraverso il suo presidente Damiano Tommasi, ha esplicitamente chiesto lo stop di tutti i campionati. Non è un mistero che i giocatori siano intimoriti dal giocare in queste condizioni. Mario Balotelli, col suo post su Instagram, è solo un esempio del timore che forse pervade un po’ tutta la popolazione in questo momento in Italia. Anche gli interessi che spingono a continuare, comunque, sono forti. Da quelli televisivi al restare allo stesso passo con il resto d’Europa, che proprio in queste ore si sta orientando per la disputa delle partite a porte chiuse.
La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha, nel frattempo, pubblicato un comunicato ufficiale sul proprio sito internet in cui annuncia che le decisioni di propria competenza sulla regolare disputa dei campionati verranno prese domani. In un’assemblea straordinaria da svolgere in Conference-Call – e quindi a distanza. Le decisioni prese verranno diffuse attraverso comunicati e video, senza presenza dei giornalisti, causa annullamento della conferenza stampa. Tutte misure per ridurre il rischio di contagi, in linea con quelle governative.
La sensazione è che la Serie A possa fermarsi fino al 3 Aprile così come tante delle attività di aggregazione sociale per cui è stato disposto lo stop dal governo. Si tratterebbe di una decisione “in autotutela”, visto che i provvedimenti prevedono ancora la possibilità del regolare svolgimento a porte chiuse. Domani ne sapremo di più.