Ciccio Baiano, ex attaccante del Napoli attualmente allenatore del Pisa Primavera, ha rilasciato un’intervista al portale d’informazione sportiva partenopeo NapoliSoccer sulla gestione degli allenamenti in questo momento d’emergenza sanitaria per tutto il paese. L’allenatore ha fornito il proprio esempio diretto e spiegato pro e contro degli allenamenti “domiciliari”, che vengono effettuati anche dai calciatori del Napoli in questo periodo d’emergenza. Di seguito le sue parole sintetizzate dalla redazione di ForzaNapoli.NET per i propri lettori.
“Ai ragazzi del Pisa Primavera abbiamo fornito un programma da seguire, in modo che non perdano tono muscolare. Abbiamo detto di fare un po’ di corsa a chi ha un giardino, mentre chi non ha questa possibilità fa solo un lavoro di forza, sia per la parte superiore che inferiore. Non è semplice allenarsi in questa situazione: non avendo un campo per allenarsi, si perde tutto quel lavoro che solitamente si fa sul terreno di gioco.
Ciò che sta facendo il Napoli secondo me è giusto. Per un calciatore seguire le schede di allenamento in modo preciso servirà alla ripresa dell’attività . Questo è l’unico modo per mantenersi in uno stato di forma accettabile. Rimanendo un po’ in allenamento, quando vai a riprendere l’attività agonistica non sei al 100% della forma fisica ma almeno intorno al 60/70%. I giocatori di Serie A perdono poco, dato che non hanno problemi ad avere tapis roulant o attrezzature di forza in casa. Chi fa campionati inferiori o giovanili ha sicuramente più difficoltà ad avere attrezzature di questo tipo.
Il lavoro di Zeman? Non si poteva fare a casa! Gli allenamenti erano molto, molto duri. Come quelli del ritiro, anche durante la stagione. Gli allenamenti di Zeman li si poteva fare solo sul campo. Le distanze da coprire erano molto lunghe, e poi ricordo che dovevamo restare bassi e salire sulle gradinate dello Zaccheria. Era impossibile fare un lavoro del genere a casa, lo potevi abbreviare ma era impossibile raggiungere gli obiettivi che ti chiedeva luiâ€.