Il Napoli ha seccamente smentito attraverso il proprio profilo Twitter l’interesse per Cucurella, esterno sinistro del Getafe. Nel pomeriggio di oggi il presidente del club spagnolo Angel Torres aveva affermato di ricevere “telefonate del presidente De Laurentiis” per il calciatore ogni tre giorni. La notizia aveva trovato ampio risalto sull’edizione online del Corriere dello Sport.
Questo il testo pubblicato dal Napoli su Twitter: “In tema di Fake News (non ci stancheremo mai di dare battaglia alla manipolazione dell’informazione), leggiamo che il Napoli sarebbe fortemente interessato a Cucurella e che, addirittura, il presidente De Laurentiis chiamerebbe il presidente del Getafe “ogni tre giorni”. È una bufala, una Fake News. De Laurentiis non sa nemmeno chi sia il Presidente del Getafe e non ha mai parlato con i suoi collaboratori di questo Cucurella. #ForzaNapoliSempre”.
In tema di Fake News (non ci stancheremo mai di dare battaglia alla manipolazione dell’informazione), leggiamo che il Napoli sarebbe fortemente interessato a Cucurella e che, addirittura, il presidente De Laurentiis chiamerebbe il presidente del Getafe “ogni tre giorni”(Continua)
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) May 8, 2020
È una bufala, una Fake News. De Laurentiis non sa nemmeno chi sia il Presidente del Getafe e non ha mai parlato con i suoi collaboratori di questo Cucurella. #ForzaNapoliSempre
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) May 8, 2020
Il Napoli interviene quindi in modo diretto ancora una volta a smentire una notizia di calciomercato. Le reazioni dei tifosi su Twitter, però, non si sono fatte attendere. Non tanto per commentare la smentita in sé, ma i toni che sono parsi ancora una volta irrispettosi degli interlocutori. Sotto attacco, ancora una volta, l’ufficio comunicazione del Napoli che sembra usare i canali ufficiali sempre con parole poco diplomatiche. Frasi come “De Laurentiis non sa chi sia il presidente del Getafe” e “questo Cucurella”, sembrano arrivare direttamente da un atteggiamento di protervia che ha caratterizzato spesso le più alte sfere dirigenziali della società. Che non sembra mai riuscire a fare un passo indietro – o semplicemente una mossa prudente, e non arrogante – in queste situazioni.
