Gattuso: “Proveremo a fare qualcosa di nuovo. Puntiamo alla Champions League”

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha risposto alle domande della conferenza stampa della presentazione del ritiro di Castel di Sangro. Di seguito tutte le sue risposte ai giornalisti presenti nella sintesi di ForzaNapoli.Net.

Gattuso: “Proveremo a fare qualcosa di nuovo. Puntiamo alla Champions League”

Che ricordi ha dell’Abruzzo e quale è l’impressione all’arrivo?
“Non me lo ricordo il goal segnato con l’Under21, sono passati tanti anni. Sono rimasto sorpreso, siamo arrivati ieri. Per le strutture e per le persone toccate con mano in questo giorno e mezzo è tanta roba. È facile fare calcio con tre campi e un albergo vicino. Vi ringrazio per come l’ambiente ci sta trattando”. 

Mister, sente più responsabilità?
“No, la stessa. Sono nato con la responsabilità. Quando si allena il Napoli si allena una grande squadra. Dobbiamo fare un grande lavoro e migliorare il settimo posto. Non ho paura di nulla, l’obiettivo ora è dare qualcosa alla squadra. Ma nessuna paura, solo lavorare a testa bassa”.

È già un Napoli più forte?
“Sono soddisfatto dei giocatori che alleno, ho una squadra forte con tanti giovani che fanno parte dei primi d’Europa. Non mi preoccupo, io alleno. Poi ci sono le problematiche societarie. Il club ha perso tanto, non ci sono tifosi, non siamo entrati in Champions League, e devo sentire cosa dice la società. Se partirà qualcuno vedremo, quando andrà via qualcuno ne parleremo”.

Come si passa da una stagione all’altra in 15 giorni?
“Cominciamo un campionato nuovo, abbiamo speso tanto, abbiamo fatto un altro sport. Si faceva fatica a preparare le partite. Dobbiamo essere bravi quest’anno. La strada migliore la farà chi perderà meno giocatori, tra mercato, nazionali e infortuni. Abbiamo poco tempo per preparare la prima partita. È un calcio diverso, non dobbiamo farci trovare impreparati”.

Che giocatore è Osimhen? Puoi cambiare sistema?
“Sicuramente vogliamo provare a fare qualcosa di nuovo. Può farci giocare in modo diverso, farci verticalizzare, far fare palleggio, potremo giocare meno dal basso o tentare il 3 vs 3. Ci darà soluzioni diverse, sa attaccare gli spazi e ha grande forza fisica. Può darci una grandissima mano”.

È possibile variare il sistema di gioco?
“L’ho detto prima. Non ho solo due campioni davanti. Lozano potrà fare molto di più. Vediamo, ho in testa qualcosa…già ti sei fatto un filmino, ma va bene. Vediamo, abbiamo in testa io e il mio staff qualcosa. Bisogna vedere bene. La coperta deve essere tirata e coprire il letto”. 

La squadra doveva fare uno step in mentalità. Crede di poterlo ottenere lavorando su quali corde?
“Col carattere solo si vincono poche partite. Servono carattere, tecnica, serve essere completi. I giocatori devono credere fortemente, e rimanere in una squadra con la voglia al 100%. Durante la settimana si lavora, bisogna correre e lavorare tanto. Per questo dico che serve senso di appartenenza e voglia di rimanere in un club. Voglio gente motivata. L’asticella va alzata settimana dopo settimana. Mi sono molto arrabbiato in campionato, in quelle 12 partite ho rotto le scatole ai giocatori, in quel momento dovevamo migliorare la mentalità. La partita col Barcelona l’abbiamo buttata via, si vedeva che non stavano benissimo. Dobbiamo ricominciare prima di prendere tre schiaffi da squadre forti”.

Quanto può incidere iniziare dal ritiro e quanto si aspetta dall’anima storica della squadra?
“Da loro tanto, da me mi aspetto di sbroccare il meno possibile. In questo momento devo lavorare veramente tanto, per poter cambiare qualcosa serve lavorare ed essere lucido”.

A cosa punta, qual è l’obiettivo?
“L’obiettivo, sappiamo che è difficile, è raggiungere l’Europa che conta. È molto difficile, ma per il valore dei giocatori, migliorare il nostro curriculum, è puntare alla Champions League. È la casa del Napoli da tanti anni. Il pensiero è migliorare le prestazioni, ma vogliamo arrivare tra i primi quattro. Dobbiamo fare uno step in più per riuscirci”.