De Laurentiis: “FIFA e UEFA mettono a rischio sport e salute. Ho sbagliato a non cedere Allan e Koulibaly quanto potevo”

Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, dove ha espresso le proprie posizioni in merito del ritorno in campo della nazionali di calcio oltre a fornire alcune informazioni sul mercato in entrata e uscita.

Contro FIFA e UEFA

“Il campionato è falsato, perchè nessuno è abituato ha reagito nel nome della cultura dell’azione meditata, non è chiaro se si può giocare o no questo campionato: se il tifoso non può stare a contatto allo stesso tempo non può assistere ad un sport che prevede il contatto, sono possibili tamponi per chi va allo stadio. Ricordiamoci che le decisioni poi si ripercuotono sui club, anche noi della Lega Calcio dobbiamo renderci conto che siamo degli irresponsabili, così come lo è la UEFA, che dovrebbe essere il nostro segretariato ma che assieme alla FIFA sembrano re e regina. Se qualcuno dei nostri calciatori arriverà positivo dal rientro delle nazionali chiederemo danni, visto che si mettono a repentaglio i campionati ma anche la salute delle persone. Dovrebbero tutti dare le dimissioni, la UEFA stessa è da rifondare, non c’è niente di moderno, è sempre la solita musica”.

Sul mercato

“Osimhen ha tante qualità ma sopratutto è giovanissimo, mi ci rivedo in parte visto che ha perso i genitori in giovane età come me. Il ragazzo è cresciuto in un paese difficile, lì lo stato sociale fa sembrare come se si fosse tornati al medioevo, ecco perchè lui ha capito cos’è la dignità, si vede dalla serenità e dalla maturità.
Sulle cessioni (Koulibaly e Milik, ndr) ho capito che in questo paese e quest’Europa non da garanzie quindi appena arriveranno offerte appetibili provvederemo a cedere, bisogna vivere alla giornata: quando ho avuto offerte di 110 milioni per Koulibaly ho sbagliato a non accettare. La situazione Allan è stata una mia protezione verso Ancelotti, nel gennaio 2019 eravamo a Parigi quando l’agente del calciatore mi fece la proposta, io ribadì la necessità di contattare il club parigino ma poi non se ne è fatto più nulla: niente 60 milioni, lui mi parlò di 40-45.
Il mercato di uscita è una risata, in questo mondo le palle si gonfiano, sembra che si parli con dei ricattatori, oramai sono abituato a nuotarci in mezzo, e quando si parla di queste cose mi presto al gioco, su Sokratis ci stiamo lavorando”.